CENERINO CODA ROSSA
I pappagalli cenerini sono africani con un piumaggio color cenere ed una tipica coda quadrata rossa o marrone a seconda della specie che caratterizza il genere a cui appartengono (Psittacus).
Esistono due specie di pappagallo cenerino, il Congo (Psittacus erithacus) e il Timneh (Psittacus timneh) prima considerate due sottospecie.
Pappagalli cenerini: volatori chiacchieroni
In natura sono presenti in Africa occidentale e centrale, dalla Costa d’Avorio al Kenya occidentale, all’Angola e al sud dello Zaire. Sono uccelli molto rumorosi e vivono in stormi. Sono buoni volatori su brevi distanze. I Cenerini sono considerati i migliori pappagalli parlanti; i loro unici “rivali” in questa particolare competizione sono le Amazzoni.Possono apprendere circa 200 parole. Il cenerino Prudle riuscì ad entrare nel Guinness dei primati grazie alla sua straordinaria capacità di riprodurre più di 1000 parole.
I Cenerini hanno una porzione facciale senza piume. Esiste una relazione tra una dieta molto energetica e ricca di antiossidanti e alcuni uccelli con zone sprovviste di piume sulla testa che vivono in natura in ambienti con una forte irradiazione solare. Questo avviene anche in altri pappagalli quali Are e il Cacatua delle palme.
In natura i frutti della pianta della palma da olio (Elaeis guineensis) rappresentano l’elemento principale nell’alimentazione dei Cenerini: ne consumano solamente la polpa. Dal punto di vista nutrizionale la noce di palma è caratterizzata da un alto tenore di grassi (soprattutto saturi), di beta-carotene e di calcio.
I casi clinici più frequenti di Cenerini detenuti in cattività con problemi nutrizionali sono associati ad ipovitaminosi A e ipocalcemia. Secondo alcuni autori l’ipocalcemia sarebbe legata ad una incapacità di smuovere i depositi di calcio dalle ossa in caso di dieta carente e quindi le richieste di calcio dei Cenerini non sarebbero maggiori rispetto a quelle di altri volatili.
La scelta primaria della noce di palma ricca di calcio nei Cenerini in natura potrebbe invece essere alla base dell’ipotesi secondo la quale i Cenerini avrebbero fabbisogni maggiori di calcio. In entrambe le situazioni è indubbio che livelli inadeguati di vitamina D3 e l’assenza di un adeguato irradiamento solare nelle voliere può determinare ipocalcemia.
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